“Il Percorso Unesco degli Infernot” è un tracciato ad anello della lunghezza totale di circa 48 km inserito al catasto dei sentieri della Regione Piemonte. Si consiglia l’uso della mountain bike o di bici in grado di percorrere facili sterrati e strade bianche. Il percorso è un continuo saliscendi, ma con altimetrie che non eccessivamente rilevanti: il punto più alto si trova tra Cella Monte e Treville, in via Regione Bocca, a 322 metri di altezza.
L'itinerario si sviluppa su colline prevalentemente coltivate a vigneti, in un territorio che dal 2014 è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall' UNESCO per i suoi paesaggi vitivinicoli, insieme al Monferrato astigiano, alle Langhe e al Roero. Il Monferrato casalese è la componente n.6, denominata “Il Monferrato degli Infernot”.
Gli “infernot” sono una preziosa eredità della tradizione monferrina, appendici delle cantine, scavate e scolpite sotto le antiche abitazioni. Si tratta di anfratti ricavati nella pietra arenaria, pensati per la conservazione del vino in un ambiente privo di luce e areazione naturale. Insomma, uno scrigno che custodisce un tesoro.
Solo in un territorio in cui il vino è storia di secoli, cultura, identità, si può trovare un fantastico microcosmo creato per custodilo.
Partendo da piazza Mezzadra, a Vignale Monferrato, si sale in via Roma fino a piazza del Popolo, poi si imbocca via Porro in discesa; a seguire si gira a destra in corrispondenza di uno spiazzo dove si trova il Monumento ai Marinai per poi deviare a sinistra su un sentiero un po’ accidentato che arriva alla SP 50. Siamo in località Orti, dove il percorso prosegue per costeggiare la vecchia struttura termale della Fons Salera, si segue la strada della regione Mongetto fino a che si scende su una strada sterrata che porta al paese di Olivola, scalando un’arcigna salita fino alla chiesetta dei Santi Pietro e Paolo. Le case di questo piccolo paese, restaurate, mettono in vista la pietra da cantoni con cui sono state costruite, ricavata dalle cave del territorio limitrofo. Si scende seguendo l’indicazione Regione Costabella dove, al culmine della salita, dove si trova una chiesetta di mattoni rossi, qui si gira in direzione Ottiglio Monferrato. Giunti in paese, merita una una visita il laboratorio Terra e Fuoco, dove, tra l’altro, è possibile far visita all’Infernot Maga Alcina. Di nuovo in sella per raggiungere la strada dove la segnaletica turistica del un sentiero CAI n. 746 indica “La Valle dei Frati”. Dopo lo strappo secco in salita, si gira a destra si strada sterrata Cascina Monsaietto. A pochi metri si trova sulla destra un’area sosta, ideale per un picnic o una pausa meditativa. Si prosegue sulla strada che gira a destra fino a tornare sul luogo della chiesetta dai mattoni rossi vista precedentemente. Qui andare in direzione di Moleto, splendido borgo monferrino. Attraversato il paese, si scende su un tratto della Valle dei Frati. Da questa valle si sale poi su uno sterrato che porta alla panchina gigante di Sala Monferrato, posizionata vicino alla chiesa barocca di San Grato. Giunti in paese la direzione è Cereseto, paese che non si raggiungerà perché, poco prima, si gira su strada bianca in direzione di Treville, che si raggiunge dopo un’altra bella salita. Dal paese si scende per Ozzano Monferrato per effettuare la visita agli infernot locali e poi si risale fino alla ‘Cima Coppi’ del giro, su Regione Bocca, la strada che porta a Cella Monte, dove ha la sede l’Ecomuseo della Pietra da Cantoni. Dopo la sosta, si scende e si risale per raggiungere Rosignano Monferrato (qui visita dell’infernot del Palazzo Municipale è garantita in orari di ufficio). Si scende in Valle Ghenza, percorrendo sentieri fino ad incrociare la strada comunale San Bernardo che porta al paese di Frassinello Monferrato. Il percorso continua per la località Castello di Lignano e poi su una bella lunga discesa si arriva all’incrocio con la SP 50. Lo stop è obbligatorio e facendo attenzione si attraversa la strada in località Stramba per salire al paese di Camagna Monferrato. Dopo poco una deviazione su strerrato porta a svettare in Cascine Madonna e poi si risale al paese di Camagna Monferrato, dove vi sono infernot presenti nelle case private. Il ritorno al fine giro è breve, appena usciti dal paese verso Vignale Monferrato, dopo circa mille metri, si esce dalla strada in asfalto per imboccare un sentiero a sinistra che scende in fondo valle tra i vigneti per poi risalire al punto di partenza di Vignale Monferrato.