La Ciclovia “Svizzera-Mare”, segnalata da Bicitalia, la Rete nazionale delle Ciclabili (www.bicitalia.it) parte dal Locarno, città sul Lago Maggiore del Canton Ticino in Svizzera e arriva, dopo 520 km. ca. a San Remo, la Città dei Fiori sul Mar Ligure.
La Ciclovia attraversa sei province del Piemonte, dal bacino dei Laghi del Verbano-Cusio-Ossola alla pianura Novarese, alle risaie del Vercellese. Dalla pianura ai morbidi colli del Monferrato Alessandrino ed Astigiano al bacino del Tanaro costeggiando il Roero e le Langhe, fino all’alta valle del Tanaro presso il Colle di Nava per poi scendere a Imperia.
Il tratto ligure, lungo gli aerei crinali e le terrazze di ulivi del retroterra imperiese, va verso lo spettacolo marino della costa, godibile pedalando sul sedime della ex ferrovia della famosa “Ciclabile del Parco Costiero della Riviera dei Fiori “ a ridosso delle spiagge e delle scogliere, fino a raggiungere le palme e ai giardini di Sanremo.
Nel territorio ligure il percorso prosegue sui terrazzamenti di ulivi scendendo infine lungo la costa tra i borghi marinari, le spiagge e le scogliere. La Ciclovia rappresenta uno dei tracciati più prestigiosi nella direzione Nord-Sud, connettendo, attraverso il percorso nazionale svizzero 3 nel Cantone Ticino, l’itinerario centro-europeo EuroVelo 7 con l’itinerario Eurovelo 8 in direzione ovest verso la Provenza e i paesi affacciati sul Mediterraneo.
Lungo la Svizzera - Mare, sulla direttrice Nord – Sud, dal Cantone Ticino svizzero alla Riviera dei Fiori, si svolge una successione sorprendente di paesaggi e di città storiche.
Dai lussureggianti giardini del Verbano Cusio Ossola alle specchiature infinite del “mare a quadretti” con le risaie del novarese e vercellese, ai movimentati profili di colli, borghi e castelli del Monferrato e delle Langhe, attraverso le città di Novara, Vercelli, Casale Monferrato, Asti, Alba, il cuore del Piemonte storico e della cultura enogastronomica. E poi le anse del Tanaro, dove una ferrovia inutilizzata da undici anni attende di essere rivitalizzata dalla trasformazione in pista ciclabile, e i boschi dell’Alta Valle fino all’orlo della regione al Colle di Nava tra i profumi della lavanda e della ginestra
Il Percorso può essere suddiviso in differenti aree geografiche e percorso comodamente a tappe.
Primo tratto: “Dai monti ai laghi” (125 Km. ca.) da Locarno, sul versante della Svizzera sul Lago Maggiore, passando dalla Valle dei Pittori, ovvero la Val Vigezzo fino a Domodossola. Si prosegue in Val d’Ossola seguendo il Toce fino a Gravellona Toce e poi Omegna e Pella sul il Lago d’Orta fino a Gozzano, per poi proseguire nelle Valli novaresi fino a Borgomanero.
Secondo tratto: “Dal vino alle risaie” (93 Km. ca.). Un detto Piemontese dice: “Il riso nasce nell’acqua e muore nel vino” dall’origine gastronomica piemontese della Panissa (risotto con fagioli e salame, innaffiato da un buon vino). E proprio per celebrare questo “matrimonio eno-gastronomico” si parte da Borgomanero, capitale delle Valli Novaresi, dove si producono dei vini pregiati, quali il Ghemme e il Gattinara. Giunti a Novara si arriva a Vercelli e a Casale Monferrato attraverso la Pianura Padana tra le distese delle risaie piemontesi.
Terzo tratto: “Dal Monferrato al Roero Aleramico” (108 Km. ca.). Il tratto che descriviamo parte da Casale Monferrato, antica capitale del Monferrato, ed arriva a Bra, capitale storica del Roero, dove alcuni territori rimasero in diretto possesso degli Aleramici fino al XVIII secolo. Il percorso tocca i seguenti paesi del Monferrato casalese: Terruggia, Conzano, Camagna Monferrato, Vignale Monferrato e poi quelli del Monferrato astigiano; Casorzo, Grana, San Desiderio di Calliano, Portacomaro, Asti. Dal capoluogo di provincia si riparte per Antignano e San Martino Alfieri. Govone è il primo comune nel territorio del Roero (CN), poi Priocca, Castellinaldo d’Alba, Vezzo d’Alba, Piobesi d’Alba, Monticello d’Alba, Macellai di Pocapaglia e arrivo a Bra, non prima della visita al simbolo della città, sul Monte Guglielmo, della “Villa di Delizie”, chiamata Zizzola.
Quarto tratto: “Le Langhe e il Col di Nava” (109 Km. ca.). Qui l’altimetria si fa importante, visto che si svetta sul Col di Nava, sul valico delle Alpi Liguri a 934 mt, con un’ascesa complessiva del tratto di 1467 mt. Si Parte dal Roero, da Bra per poi proseguire per la Valle del Tanaro fino a Carrù e poi a Ceva. Si prosegue per l’alta Val Tanaro da Bagnasco, Garessio, Ormea fino ai Piani di Nava con pendenza massima del 13%. Siamo già in territorio ligure, in provincia di Imperia.
Quinto tratto: “Dai Monti al Mare” (85 Km ca.). Dal valico dei Piani di Nava, detto anche il “Colle della Lavanda”, si inizia a scendere, una lunga discesa (25 km. ca.) e poi qualche strappo ancora di 300 mt. e poi giù in picchiata verso il mare per altri 20 km. circa fino a Oneglia e poi a Imperia. Pochi chilometri tra ciclabili urbane e la Via Aurelia e a San Lorenzo al Mare vi attende la lunga Ciclovia su sede protetta del Parco Costiero della Riviera dei Fiori, che dopo 24 meravigliosi chilometri, tra gallerie e aree sosta per ciclisti, giunge a San Remo, la Citta dei Fiori e dell’omonimo Festival della Musica Italiana. Meta finale alla stazione ferroviaria della Città.