Un percorso per Mtb che parte dalle Alpi, dal Lago di Moncenisio, percorre la Val Susa fino a Torino, entra nel territorio del Monferrato fino ad Alessandria e poi da Tortona rientra in Monferrato sui colli di Gavi per poi scalare l’Appennino Piemontese-Ligure fino a giungere il mare a Sestri Levante, dove in antichità il Cammino della Francigena proseguiva via mare fino alla Città eterna; Roma in Vaticano.
Sin dal medioevo la Via Francigena è stata un’importante via di comunicazione e pellegrinaggio, lungo la quale si verificarono scambi culturali e commerciali fra popoli diversi per valori e tradizioni.
Il Piemonte, in particolare, ha rivestito grande rilevanza quale terra di passaggio dalle Alpi verso la Pianura Padana. Anche dopo l’epoca romana, infatti, Torino/Augusta Taurinorum fu uno strategico punto nodale dei percorsi diretti ai passi alpini più importanti ma anche alla Terra Santa e a Roma, utilizzando la via consolare verso Vercelli e Piacenza e le vie romane come la Fulvia, che portava verso il mare percorrendo le colline del Monferrato, l’Astigiano e l’Alessandrino, lungo la quale ancora oggi si incontra un grande numero di edifici religiosi e abbazie.
Il percorso tocca importanti luoghi Sacri e patrimonio UNESCO. In Val Susa la Sacra di San Michele, imponente complesso architettonico religioso di epoca romanica fondata intorno all’anno 1000 d.C., monumento simbolo della Regione Piemonte dal 1994. A Torino la Basilica di Superga nota anche come Real Basilica di Superga, fatta costruire nel 1731 dal re Vittorio Amedeo II come ringraziamento alla Vergine Maria, dopo aver sconfitto i francesi. Ad Albugnano la Canonica di Santa Maria di Vezzolano, edificio religioso in stile romanico e gotico, tra i più importanti monumenti medievali del Piemonte in Monferrato. A Morialdo, frazione di Castelnuovo Don Bosco, si trova la Basilica di Don Bosco, luogo di nascita di San Giovanni Bosco, edificio di recente costruzione (1961) e luogo di grandi pellegrinaggi, ricco di testimonianze della presenza del Santo.
Nella provincia di Asti le chiese romaniche rappresentano un patrimonio e una attrazione di grande valore artistico, storico e paesaggistico: sono preziose testimonianze del Medioevo che si concentrano specialmente nel Basso Monferrato, tra i fiumi Po e Tanaro, isolate su poggi e colline.
Allo stesso modo, ogni angolo della provincia di Alessandria è segnato da tracce di un passaggio costante e lento di genti, mercanti e pellegrini che lasciarono segni di importanti tradizioni religiose, luoghi ricchi di suggestione dove non è difficile incontrare piccoli gioielli come chiesette parrocchiali e pievi romaniche, ma anche attestazioni della cultura popolare.
La descrizione del lungo percorso si limita ad elencare i luoghi percorsi, delle altimetrie e delle distanze in modo di offrire al “Ciclista Pellegrino” di organizzare al meglio il proprio viaggio.
Si parte dal Lago artificiale del Moncenisio a 1974 m. di altitudine, sul Colle del Moncenisio. Da qui la lunga discesa di 25 km fino a Susa (503 m.) Dalla “Capitale” della Val Susa si scende toccando Bussoleno e a Chiusa di San Michele (378 m.) si affronta la scalata su sentiero fino ala Sacra di San Michele (960 m.). Si prosegue verso i laghi di Avigliana e poi al paese posto a 382 m. Da Avigliana si percorre il sentiero dal nome Via dei Pellegrini fino a Rivoli, poi su strada verso Pianezza, Collegno e Torino. Dal capoluogo regionale si percorrono le ciclabili fino a Sassi (210 m.) da dove sul Sentiero 28 e 29 si arriva al Colle di Superga (672). Dalla Basilica, al 100° km dall’inizio del percorso, si scende su sentieri verso i colli torinesi, Bardassano, Sciolze e Cinzano per poi entrare in terra di Monferrato alla Canonica di S. Maria di Vezzolano ad Albugnano. Breve è il tragitto per Castelnuovo Don Bosco, dove, dopo 5 km. circa si arriva alla Basilica di Don Bosco alla frazione Morialdo. Si passa Capriglio, dove c’è il Museo di Mamma Margherita, madre di Don Giovanni Bosco e poi si procede per Montafia, Cortazzone, Cinaglio, Settime fino alla città di Asti. Costeggiando la valle del fiume Tanaro si incontrano i paesi di Castel d’Annone, Masio, Oviglio, al 200° Km del giro, poi Villa del Foro fino ad Alessandria. Dalla “Città delle Biciclette” si passa il fiume Tanaro fino a Pietra Marazzi, Rivarone, Sale, Castelnuovo Scrivia, Pontecurone, Viguzzolo e Tortona. L'importanza che Tortona (Dertona) assunse in epoca romana è legata alla sua posizione "strategica", già individuata dai Liguri e rafforzata dal tracciato delle grandi vie consolari Postumia (Genova-Piacenza-Aquileia), Fulvia (Pollenzo-Asti-Tortona) e la Via Aemilia Scauri (Vado Ligure-Acqui-Tortona), che proprio qui si incrociavano, contribuendo a rendere la città un nodo commerciale e militare notevolissimo per tutta l'Alta Italia. Luogo di passaggio della via Francigena indichiamo la rotta del mare, che scende a sud sui colli tortonesi. Oggi il percorso, in omaggio al ‘Campionissimo’ Fausto Coppi, transita da Castellania per poi scendere in Val Scrivia, ad Arquata Scrivia, al 300° km, di marcia del giro. Da qui si risalgono i colli monferrini fino a Gavi, luogo di sosta dei pellegrini nell’antica città fortificata prima di affrontare l’Appennino. Si prosegue per Carrosio, Voltaggio fino a Fraconalto, dove iniziano le salite dell’Appennino. Scollinato sul Passo dei Giovi (472 m.) si percorre su sterrato l’Alta Via dei Monti Liguri fino a Struppa, quartiere di Genova della Val Bisagno, posto a poco più di 100 m s.l.m. Da qui si sale ancora, fino alla cima dei Monti di Traso fino al radiofaro per gli aerei di Bergagli. Si incrociano poi i paesi di Pannesi di Lumarzo, Uscio e poi circa 20 km in discesa fino ad incontrare il mare di Chiavari, poi di Lavagna ed infine di Sestri Levante. Il congiungimento al percorso della Francigena di Sigerico è a Sarzana, a circa 67 km; da qui il proseguo per la Città Santa è lontano dal mare, ma molto panoramico e storico.