• Bicicletta: mtb
  • Difficoltà: ****
  • Distanza: 68 km
  • Differenza altimetrica: 604 m
  • Ascesa totale: 1798 m
  • Discesa totale: 1751 m

Si parte dal Parco Urbano delle Mura di Genova e si arriva alla fortezza genovese di Gavi, porta del Monferrato per chi arriva da sud. Si segue uno dei tanti percorsi carovanieri di cresta che vedevano le merci viaggiare a dorso di mulo tra il mare e la Pianura Padana.
Il Percorso parte da Genova centro, da Largo Zecca a 2 km. dalla Stazione FS di Genova Principe. Tramite la funicolare Zecca – Righi, che trasporta gratuitamente le bici, si sale al Parco Urbano delle Mura. Scesi alla fermata di fine corsa del Righi si prosegue prevalentemente in salita in Via Mura delle Chiappe, Via Costanzi, Via Asmara, Via del Peralto addentrandosi nel parco. Belle le vedute sulla città ed il suo porto, i forti e le mura. Giunti nei pressi del piazzale di atterraggio dell’elicottero si prende la stradina sulla destra che esce da una breccia delle mura e con una discesa e successiva salita le mantiene sulla sinistra. Si scorge in alto a sinistra il Forte Sperone. Si prosegue per la stradina che dopo una salita prosegue in piano. Si trascura una salita sulla sinistra che porta all’Osteria delle Baracche e si prosegue diritti su bella pista sterrata che in circa 4 km, prevalentemente pianeggianti, contorna il parco con ampie vedute sui forti Puin e Diamante alla nostra sinistra e la val Bisagno alla nostra destra. Lo sterrato termina al valico di Trensasco nei pressi della Baita del Diamante. Si attraversa la provinciale e si prosegue diritti su stradina asfaltata. La stradina si addentra nel bosco e sbuca in discesa alla Crociera di Pino, nei pressi della fermata del Trenino di Casella. Si attraversano i binari e si scende per un breve tratto di sentiero ad una mattonata che anch’essa in discesa ci porta in Via Costa di Pino e quindi sulla SP 43 che andrà percorsa per 500 metri sulla destra. Si svolterà quindi nuovamente sulla destra in Via San Bernardo per raggiungere in breve l’omonima chiesetta. Dalla chiesa di San Bernardo si prende la Via del Sale che presto diventa strada sterrata e quindi single track nel bosco. Occorre fare un po’ di attenzione perché qui alcuni tratti di sentiero sono un po’ esposti ma si tratta di soli 600 metri che eventualmente si possono percorre a spinta. Il sentiero perde decisamente quota e ritrova l’asfalto in località Vallombrosa nei pressi della cappella delle Grazie. Dalla cappella si svolta a destra e si sale per via Vallombrosa. La via termina nei pressi dei binari della Ferrovia Genova – Casella. Si attraversano i binari e si prosegue su viottolo che entra fra le case. Si superano alcuni gradini e nuovamente su asfalto si sale su per Via Cà Rasori. La via si immette in via al Consiglio e sempre in salita percorre un ambiente rurale di case sparse intervallate da frutteti, orti, terreni incolti. Si sale sempre, anche con tornanti, per arrivare sulla sommità di una collina e raggiungere con una breve discesa la SP 2 nei pressi della fermata di Busalletta della Ferrovia Genova – Casella. Si segue sulla destra la SP 2 fino ad arrivare a Crocetta d’Orero, spartiacque tirrenico/padano sito sull’Alta Via dei Monti Liguri. Da Crocetta d’Orero si sale a sinistra con strada asfaltata che porta ad Orero e Costa Fontana. Da quest’ultima località, nei pressi di chiesetta, si svolta a destra e si segue stradina asfaltata di circa 800 metri che con un sali-scendi segue il versante sud ovest del Monte Capanna. Quando la stradina fa una curva a gomito sulla sinistra la si abbandona e si prosegue su sterrata. La sterrata segue sempre lo stesso andamento parallelo al crinale. Superato l’agriturismo il Castello, si ritrova l’asfalto e si gira decisamente a destra in salita al primo bivio asfaltato. Giunti in cima termina la stradina asfaltata e si prende sulla sinistra sterrato in discesa che passando nel bosco ci porterà sulla SP 47 nei pressi del Santuario della Vittoria. Prendendo a sinistra la SP 47 si arriva velocemente in discesa al Passo dei Giovi, altro storico valico di spartiacque tirrenico/padano. Dal passo si prosegue verso occidente sul tracciato dell’Alta Via dei Monti Liguri che per circa 600 metri corre su stradina asfaltata in salita, la stessa poi diventa sterrata, dopo circa 2 km entra in Piemonte e ci porta a Pian di Reste dove incontrati i segnali dell’oleodotto si piega decisamente a destra sempre in salita, seguendo i segnali della rete escursionistica piemontese verso Fraconalto. In breve si arriva, sempre con sterrato, agli 835 metri delle pendici del Monte Poggio, punto più alto di tutto l’itinerario. Da qui incomincia un lunghissimo percorso sali-scendi che tendenzialmente segue i crinali che separano la Valle Scrivia dalla Val di Lemme. Lo stesso percorso ricalca il sentiero europeo E1 laddove pedalabile. Il primo tratto di questo percorso, sempre sterrato, ci porta nei pressi di Fraconalto. Qui si ritrova l’asfalto. Dal piccolo borgo si svolta a destra in discesa e si perviene al Passo della Castagnola. Attraversata la provinciale si prosegue in salita, sempre su asfalto verso Porale. La stradina sale contornando il bel paesaggio roccioso del Monte Alpe di Porale. Giuntia Porale si gira decisamente a sinistra e si continua a salire su asfalto. Giunti nei pressi di una cappelletta con monumento agli Alpini si prende lo sterrato sulla sinistra. Lo sterrato sale verso il crinale e prosegue aggirando la vetta del Monte Brignone. Andando avanti, piuttosto che seguire la sterrata che scende sulla sinistra lungo il sentiero E1, è meglio seguire il single track sulla destra perché più pedalabile. Il sentiero fa un ampio giro attorno al Monte Pagliaro per scendere nuovamente sul sentiero E1. In breve con sterrata si arriva nei pressi di Borlasca. Si incontra la strada asfaltata che si percorre per un breve tratto sulla destra verso il paese e la si abbandona quasi subito salendo a sinistra su sterrato. Il primo tratto del percorso ricalca il sentiero E1, questo va però abbandonato dopo circa 1,5 km per svoltare a sinistra, sempre su sterrata, che ci porta a Sottovalle. Qui ritroviamo l’asfalto che seguiremo sulla sinistra in discesa per attraversare il paese. Si supera il cimitero e dopo circa 100 metri si svolta a destra su sterrato che sale verso le colline. Si sale alla Masseria Cappelletta. Qui lo sterrato si trasforma in mulattiera e ritrova nuovamente il sentiero E1 che andrà seguito finché questo non scende ad Arquata Scrivia. Noi invece scenderemo dalla parte opposta, addentrandoci nel bosco in breve arriveremo a Pratolungo Superiore frazione di Gavi. Qui troviamo l’asfalto e scendiamo per una bella valletta dalla quale si scorgono già i primi vigneti. Siamo ormai in Monferrato. La stradina attraversa la trafficata SP 161 che mette in comunicazione Serravalle Scrivia con Gavi e prosegue sulla sinistra attraverso i campi coltivati con sullo sfondo la fortezza genovese di Gavi. Giunti nei pressi del cimitero si ritrova la SP 161 che si prende sulla destra ma la si abbandona dopo poche decine di metri per salire alla fortezza che si raggiunge in circa 1 km.