• Bicicletta: mtb
  • Difficoltà: **
  • Distanza: 35 km
  • Differenza altimetrica: 133 m
  • Ascesa totale: 354 m
  • Discesa totale: 350 m

I SIC (Siti di Importanza Comunitaria) costituiscono la Rete Natura 2000,  il principale strumento della politica dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità. Si tratta di una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell’Unione, istituita per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario.
Il Parco Paleontologico Astigiano è incaricato anche della gestione  di quattro SIC.
Il Progetto LIFE “Sic2Sic – In bici attraverso la Rete Natura 2000 italiana” è guidato dall’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), con il partenariato di Ares 2.0, società di ricerca e comunicazione istituzionale, Enne3, incubatore di imprese dell’Università del Piemonte Orientale, Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta). L’importanza della Rete Natura 2000, grazie a questo progetto, sarà così trasmessa ai cittadini grazie ai percorsi ciclabili che metteranno in connessione 170 Siti italiani della Rete Natura 2000 per complessivi 6.000 km, distribuiti in 20 tragitti settimanali su 7 regioni (Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Umbria, Sardegna, Piemonte, Puglia e Sicilia) rappresentative dei diversi habitat naturali del Paese.
Ad Asti Fiab propone spesso il percorso per visitare, in bicicletta, i siti di interesse naturalistico, un percorso facile alla portata di tutti, nonostante i 35 km. che per chi non pratica la bicicletta possono risutare tanti, ma sono facilmente percorribili.
Si parte da Asti, da Piazza f.lli Cairoli, vicino al Museo Paleontologico di cui consigliamo la visita, soprattutto perché può servire da “introduzione” al giro qui proposto.
La direzione di marcia, seguendo la traccia gpx, va verso il fiume Tanaro, fiume che si attraverserà per andare poi alla prima uscita a destra, si attraversa la ferrovia e poi si svolta a sinistra. Dopo aver percorso circa 8 km. su strade e sentieri, si prenda il sentiero a destra che porta al fiume Tanaro e agli Stagni di Belangero.
L’attività estrattiva passata ha dato origine ad un mosaico di specchi d’acqua che col tempo sono stati parzialmente rinaturalizzati dalla vegetazione, dando origine a piccole zone umide, gli Stagni di Belangero, che ospitano oltre al rarissimo Pelobate fosco - un simpatico rospetto terricolo - una discreta biodiversità faunistica e vegetale.
Recentemente (aprile 2019) il sito è stato istituito come Riserva naturale regionale.
Si suggerisce di effettuare una sosta per godere di questa zona umida.
Il ritorno verso Asti lo si effettua percorrendo il sentiero che costeggia il fiume per poi tornare dalle stesse strade dell’andata. Si passa il ponte del fiume Tanaro e si svolta a sinistra tra le ciclabili e viale Atleti Azzurri, corso Torino e corso XXV Aprile in direzione corso Sandro Pertini. Si esce dal traffico su strada Valmorone fino a Viatosto. Da li si prosegue per strada Mazzola e dopo circa 500 m. si imbocca la strada Madonna di Viatosto fino a Bricco Giberto e poi, verso il SIC di Valmanera, posto sui rilievi collinari del Monferrato ad un’altitudine compresa tra i 150 e i 250 m. slm. La morfologia è fortemente influenzata dalla presenza di un substrato sabbioso, la cui erosione genera dossi arrotondati e, negli impluvi, piccole vallecole percorse da brevi rii incassati e ombrosi. Qui il territorio è ricco di vegetazione forestale: in prevalenza robinieti e, in misura minore, castagneti, querceti di rovere (Quercus petraea) e da querco-carpineti, cenosi molto più importanti dal punto di vista naturalistico. La visita si svolge lungo il sentiero che porta al parco circostante il CEA “Villa Paolina”. Lungo il primo tratto del sentiero, è possibile osservare i cespugli del cisto, raro arbusto di origine mediterranea.
L'Oasi (10 ha) e tutte le strutture sono di proprietà del Comune di Asti, ma gestite dal WWF. E’ possibile percorrere i vari ‘Sentieri natura’ nel bosco, dove sono state posizionate bacheche e targhe che descrivono le principali specie di alberi e arbusti, semenzaio/vivaio per attività di rimboschimento.
Il ritorno, su strade secondarie e tranquille, lo si percorre su strada Valmanera fino alle porte della Citta, per poi tornare in piazza Cairoli da dove si è partiti.