Non tutti sanno che Chieri fu la città che ha dato i natali al blue jeans: infatti già nel XV secolo in città si produceva un tipo di fustagno di colore blu che veniva esportato attraverso il porto di Genova, dove questo tipo di tela blu era usata per confezionare i sacchi per le vele delle navi e per coprire le merci nel porto. Il nome inglese deriverebbe, secondo alcuni, dal termine blue de Genes, ovvero blu di Genova.
Si parte da Chieri, la città delle “Cento Torri”, in direzione Monferrato. Si imbocca la strada ciclopedonale che porta a Riva presso Chieri. Raggiunto il centro rivese, la prima tappa obbligatoria è il passaggio sotto la medievale Torre Astense e, a seguire, la visita della Chiesa Parrocchiale di Maria Assunta, al cui interno spicca la pregevole cupola ellittica progettata dall’architetto Bernardo Vittone. Altri significativi punti di interesse che si possono visitare sono senz’altro l’attiguo Palazzo Grosso, con le sue sale decorate ed affrescate a carattere tematico nel tardo settecento ed “Il paesaggio del Museo Sonoro”, che propone un’affascinante percorso scandito dai suoni della musica tradizionale contadina, rintocchi di campane e versi di animali.
Di nuovo in sella ci si dirige in direzione di San Giovanni di Riva: il tratto di strada che collega i due paesi è una posizione privilegiata per osservare il Pianalto, l’area pianeggiante che si sviluppa, con un’estensione di circa 400 Km quadrati, a Sud-Est della Collina Torinese. Nell’attraversare la piccola borgata di San Giovanni è possibile scorgere la casa natale di San Domenico Savio, diventato nel tempo centro di spiritualità e meta di pellegrinaggio.Chieri to Monferrato
Il viaggio prosegue ora senza incertezze, grazie alla segnaletica del “Cammino di Don Bosco”, lungo strada Colombaro, fino a raggiungere il “Sentiero dei Cavalli”, una suggestiva “carrareccia” che si snoda lungo campi di mais e prati, attraversa il torrente Banna, che in questo tratto si mostra ancora come rio, e si addentra nella provincia d’Asti. Aspetto curioso: in quest’ultimo tratto si pedala esattamente lungo il 45 parallelo, si è quindi a metà strada tra il polo nord e l’equatore.
Raggiunta la borgata Crivelle, in prossimità della “Croce Grande”, si abbandona la pianura inoltrandosi in strada Bosco del Conte ma, prima che la discesa inizi, è doveroso fare una breve sosta per ammirare il panorama verso il Monferrato e, in primo piano, la superba sagoma della basilica del Colle don Bosco.
Attraversato il rio si giunge al bivio con Strada Costa del Pascolo e, abbandonato l’itinerario Don Bosco, si prosegue verso sinistra in direzione di Buttigliera. Questa parte di territorio è molto interessante dal punto di vista geologico: la sabbia visibile sulla stessa strada e ai suoi bordi rivela che la zona era occupata dal mare che formava il "Bacino Pliocenico Astigiano”, infatti non è raro trovarvi dei reperti fossili.
La salita che segue, che porta verso Buttigliera, rimane ora l’unico tratto impegnativo del percorso ma la fatica sarà presto mitigata dalla sosta per visitare la chiesa cimiteriale di San Martino, edificio di impianto romanico e oggetto di recente restauro.
La tappa successiva ci porta in centro al paese ad ammirare il campanile della Chiesa parrocchiale di San Biagio che, con i suoi 52 metri, vanta il primato di essere la torre campanaria più alta del Monferrato.
E’ giunta l’ora di prendere la via del ritorno, percorrendo Via Principi del Piemonte e, attraversata la circonvallazione, imboccando la “Strada Vecchia di Chieri”, un lungo tratto sterrato interrotto a metà dalla strada Provinciale 120 e circondata da filari di viti e frutteti, in un contesto collinare dall’andamento mai severo.
Nella parte finale si viaggia in cresta ed è doveroso rallentare per poter apprezzare a pieno il colpo d’occhio delle colline del chierese che si fondono con quelle del Po.
Giunti al fondo ci si immette a sinistra sulla Strada Provinciale n.121 e dopo una breve discesa si devia sul tratto sterrato fino ad arrivare alla Strada Vecchia di Buttigliera che ci riporterà, in pochi chilometri di falso piano, a raggiungere a Chieri il nostro punto di partenza.