Fiab Monferrato Bike ha ideato questo percorso cicloturistico che si snota nel territorio del Monferrato, rievocando la leggendaria cavalcata di Aleramo, capostipite della dinastia Aleramica del Monferrato. Ogni anno, da aprile a fine ottobre, si può partecipare alla Randonnée del Monferrato Aleramico, l’iscrizione è libera a tutti e la partecipazione è gratuita. Il percorso è di 454 km. con ascesa totale di 6769 m. È sicuramente un percorso impegnativo, ma andando per tappe tutti lo possono percorrere, purché entro i 214 giorni previsti da regolamento. Fondamentale, per aggiudicarsi il titolo di “Ciclo Cavaliere Aleramico del Monferrato” (grazie alla premiazione con tanto di pergamena personalizzata) lo si ottiene solo se la “Credenziale di Viaggio” - cioè un modulo personalizzato ottenuto a seguito dell’iscrizione on line - è completa di tutti i 18 timbri che vengono applicati nie “Rando Point” convenzionati (uffici Comunali o locali pubblici), unitamente al timbro di partenza e arrivo. I “Rando Point” sono posti sul percorso ad ogni 25 km ca., distanza minima per ogni tappa. C’è chi sceglie di fare una sola tappa, chi differenti tappe, chi si organizza una ciclo vacanza, chi invece “sfida Aleramo” a percorrerlo in soli tre giorni.
Info per iscrizioni (da aprile a ottobre): www.fiabmonferrato.com
Aleramo, nato nel 904 presso l’Abbazia di Santa Giustina a Sezzadio, rimane orfano in tenera età, in quanto i genitori, di nobili origini germaniche, morirono durante un pellegrinaggio in Italia. Fu cresciuto da una nobile famiglia adottiva fino a quando decise di lavorare umilmente come sguattero presso il cuoco del Vescovo di Albenga.
Correva l’anno 966, quando Ottone I, già re d’Italia da 15 anni e da poco imperatore del Sacro Romano Impero, si trovò insieme al suo esercito e ai suoi alleati, tra i quali il Vescovo di Albenga, a combattere contro i suoi sudditi meridionali, ribellatisi durante l’assedio di Brescia. Ma nonostante le capacità difensive dei soldati germanici, un gruppo di assedianti ribelli riuscì a raggiungere la tenda dell’imperatore e a mettere in pericolo la sua vita. Quando tutto sembrava perduto, ecco che un cavaliere misterioso sferrò un violento attacco e obbligò i ribelli bresciani a ritirarsi. L’imperatore Ottone I ne rimase da subito affascinato e volle sapere chi fosse il valoroso soldato, che gli salvò la vita.
Il Vescovo di Albenga gli svelò che si trattava di Aleramo, un semplice sguattero, soprannominato Carbonaio. Ecco che l’imperatore nominò Aleramo suo cavaliere e gli affidò l’educazione della figlia Alasia. Tra i due giovani nacque l’amore. Ostacolati dall’imperatore i due giovani innamorati fuggirono ad Alassio.
Perdonati da Ottone I, Aleramo ottenne il titolo di marchese e un’ulteriore proposta: l’imperatore gli promise che gli avrebbe concesso tante terre quante ne riuscisse a percorrere cavalcando senza sosta.
La leggenda narra che Aleramo cavalcò come per tre giorni e tre notti, sfinendo a morte ben tre cavalli, riuscendo a coprire oltre 400 km di territorio, esteso dalle aree percorse dal fiume Po sino alla costa ligure, definendo così i confini del Monferrato.
Inoltre si narra che il nome derivi da un evento della leggendaria corsa di Aleramo: il Marchese usò un mattone come martello per ferrare il cavallo, da qui il nome Monferrato. Aleramo mori presumibilmente prima del 991 e la tradizione sostiene che sia stato sepolto nell'Abbazia di Grazzano (oggi Grazzano Badoglio), da lui fondata in precedenza
Si descrive in sintesi il percorso.
Il percorso parte da Casale Monferrato, dal Castello dei Paleologi (piazza Castello). La prima tappa è quella di Trino, mentre la seconda tappa, dopo il passaggio dalla panoramica di Gabiano, è a Robella d’Asti. I successivi 25 km. sono un susseguirsi di brevi salite su piccole strade tranquille.
Più impegnativa è la ‘scalata’ ad Albugnano (491 mt.), dove ci si può riposare effettuando una visita alla vicina Canonica di S. Maria diVezzolano.
Le colline poi si fanno più dolci fino a raggingere la quinta tappa a Valfenera. Piacevole anche il percorso fino alla tappa di San Martino Alfieri e alla tappa successiva di Canelli. Dalla città del vino e dello spumante inizia un tratto discretamente impegnativo. La prossima sosta tappa è a Monastero Bormida, passando su una strada in salita che porta a Loazzolo (535 mt.). Si segue la Valle Bormida fino a Spigno Monferrato, la salita poi è più ripida. Tappa successiva a Pareto, posto ai piedi dell’Appennino Piemontese Ligure. Al Km. 208 del percorso, a 305 m. s.l.m., inizia la scalata per la “Cima Coppi” del giro Aleramico, posta a Cimaferle di Ponzone (694 m.). Da qui il panorama sull’Appennino è spettacolare. Segue una la lunga discesa che conduce alla decima sosta tappa, a Cassinelle. Si continua a scendere dolcemente fino a Ovada, città in cui si trova il “Rando Point” (si suggerisce di assaggiare la farinata di ceci). Si torna poi a salire per Bosio, comune sito del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo e poi, passando da Gavi, si arriva alla sosta tappa di Mornese, piccolo borgo attorniato da vigneti. Serravalle Scrivia è la meta del secondo “Rando Point”, mentre alla vicina Novi Ligure è previsto il timbro al Museo dei Campionissimi, dedicato a Fausto Coppi e Costante Girardengo (Rando Point facoltativo in quanto l’apertura del museo è garantita solo nel fine settimana). Si prosegue su strade secondarie facilmente ‘pedalabili’ fino a Predosa, che si trova nella bassa Valle Orba, sede di tappa timbro. Un susseguirsi di sali e scendi tra le colline dell’Astigiano e si giunge a Mombaruzzo, paese Rando Point. Dal paese noto per i suoi prelibati amaretti si prosegue per la sosta tappa di Refrancore, noto per i Finocchini, biscotti che devono il loro nome alla presenza nell’impasto di semi di finocchio. Proseguendo si entra nel territorio del Monferrato Casalese: a Lu Monferrato, paese Rando Point, passando dai paesi di Fubine Monferrato e di Cuccaro Monferrato. A seguire si attraversabi una serie di paesi, posizionati quasi a corona intorno ad Alessandria: Quargnento, Castelletto Monferrato, San Salvatore e Valle San Bartolomeo (frazione di Alessandria), fino al paese sosta tappa di Pietra Marazzi, affacciato sul fiume Tanaro. Il percorso prosegue costeggiando il Po da Bassignana fino a Valenza, città Rando Point. Il percorso si conclude passando prima sul colle di Monte Valenza, poi nella pianura a ridosso Po, con Pomaro Monferrato, Bozzole, Valmacca, Ticineto, Frassineto Po e Casale Monferrato, dove sarà apposto l’ultimo timbro della Randonnèe del Monferrato Aleramico.