• Bicicletta: trekking/mtb
  • Difficoltà: ****
  • Distanza: 77 km
  • Differenza altimetrica: 204 m
  • Ascesa totale: 1502 m
  • Discesa totale: 1502 m

Il progetto di una rete di percorsi dedicata ai grandi vini del Piemonte per ciclo eno-turisti, nacque nel 2015 da Fiab Monferrato Bike, con l’obiettivo di promuovere i principali vini D.O.C. locali, percorrendo le strade tra i vigneti dove si producono le pregiate uve.
Ma perché il termine “Tour Doc”? L’associazione di promozione cicloturistica del Monferrato ha sede a Casale Monferrato, nella stessa città del “Padre della D.O.C.”, il Senatore Paolo Desana.
Paolo Desana, nato a Casale Monferrato il 7 gennaio del 1918, dopo anni di militanza nella politica locale e provinciale fu eletto senatore nel 1958 nel collegio Casale-Chivasso, rimanendo in carica fino al 1963. Riuscì, come promotore principale e primo firmatario, a far approvare la Legge 930/1963 sulla D.O.C. (Denominazione di Origine Controllata dei vini italiani). Nel 1966 diviene Presidente del Comitato nazionale per la tutela della D.O.C. dei vini e mantenne questo ruolo fino al 1989. Scompare il 19 gennaio del 1991 a Casale Monferrato, città nella quale ha sede il Comitato Casale Monferrato Capitale della D.O.C.", coordinato dal figlio Andrea Desana. Il Comitato si pone l’obiettivo di far conoscere, a livello nazionale e internazionale, Casale Monferrato quale capitale della D.O.C. oltre che promuovere la conservazione del patrimonio storico, letterario, etnografico legato alla storia e alla cultura della D.O.C. e del vino. 
È dal 2015 che si sperimentano escursioni in bicicletta legate alla conoscenza, alla promozione e alla degustazione dei vini tipici delle terre del Monferrato. Il primo Tour D.O.C. inevitabilmente partì e arrivò proprio a Casale Monferrato,  con l’intento di promuovere la D.O.C. del vino Barbera Monferrato superiore, che dal 2008 diviene anche D.O.C.G. (D.O.C. Garantita)
La Barbera del Monferrato superiore è un vino  prodotto nelle province di Asti e di  Alessandria. Il Monferrato Casalese è una delle grandi terre da vino del Piemonte: la produzione è concentrata nei 34 piccoli comuni, 17 sono le D.O.C. di cui 5 esclusive. Otto comuni del Monferrato Casalese producono circa il 25% di tutta la produzione di Barbera D.O.C. della provincia (in testa Rosignano con il 6,5%, poi Vignale con il 5,74%).  Nel Monferrato casalese operano più di 300 produttori, 6 cantine sociali ed una Enoteca Regionale.
La maggior parte della produzione è incentrata sui i due vitigni più tipici della zona: Barbera e Grignolino.
La Barbera del Monferrato superiore trae origine dal terreno ricco di limo delle colline su cui nascono le sue viti, la struttura e il colore intenso sono note che la contraddistinguono. Rappresenta la volontà dei produttori, soprattutto della zona tra Vignale Monferrato e Casale Monferrato, di offrire un vino importante che evidenzi i pregi del territorio e soddisfi i palati più esperti. La tipologia superiore in particolare nasce da grappoli più maturi che rimangono in cantina per un periodo minimo di un anno e trascorrono almeno sei mesi in botti di legno. Composto da un minimo di uve di Barbera (85%) Freisa e/o Grignolino e/o Dolcetto (massimo 15%) il vino, di cui si ha traccia in queste zone fin dal 1798, rappresenta oggi il 50% circa dell’intera produzione viticola del Piemonte.
Ma descriviamo brevemente il percorso in cui si possono trovare diversi produttori e dove è possibile sostare per fare delle degustazioni. Il percorso è un continuo sali e scendi, ma nessuna salita è impossibile!
Si parte dal Castello dei Paleologi, a Casale Monferrato, dove ha sede l’Enoteca Regionale. L’inizio, dopo il classico giro nel centro storico, è in salita, un tratto che sfiora il 20% di via F.lli Sosso (l’alternativa è Strada Salita Sant’Anna, pur sempre impegnativa). Giunti in cima il panorama domina la città, il fiume Po e la pianura del vercellese. Si prosegue per San Giorgio Monferrato dove, dal piazzale della chiesa parrocchiale,  si gode un panorama sulle colline vitate che sono oggetto del percorso. Si scende in direzione di Rosignano Monferrato, ma prima di raggiungerlo si svolta a destra per regione Montalino Cornalasca dove, alla cima, si consiglia un’altra sosta da dedicare al panorama che questa volta si apre su San Giorgio Monferrato.
Proseguendo si sale a Rosignano Monferrato dove, di fianco al cartello indicante la Tenuta Vicara, azienda produttrice di pregiati vini, si può sostare alla Panchina Gigante “Rosso Grignolino” per godere dell’ampio panorama che si osserva da quel punto privilegiato. Si percorre il centro del paese e si scende per lasciare l’asfalto con una svolta a destro e salendo così, attraverso un’erta via tra le vigne di Barbera, si raggiunge Cella Monte. Visitato il paese, dal 2018 facente parte dei Borghi più Belli d’Italia,  si scende, su sterrata, alla Cascina Varocara e poi alla frazione Coppi, proseguendo poi fino al bivio sterrato che si trova al 19° km circa del giro. Si passa a fianco ai vigneti fino a discendere in Valle Ghenza, dove, svoltando a destra, si raggiunge il borgo di Moleto. Nel punto in cui si trova la chiesa romanica di San Michele, posta su un poggio erboso, si gode di un altro spettacolare panorama. Si percorre il bellissimo borgo (le cui case sono costruite in pietra da cantoni) per scalare la breve salita verso Ottiglio. In cima alla salita si svolta a destra su uno sterrato che domina la Valle dei Frati. Proseguendo si arriva a Ottiglio e tra piccole viuzze si imbocca la salita di via Montiglio, e su un’altra strada panoramica si arriva a Olivola. Dal piccolo e grazioso paesello, circondato da distese di vigneti, si scende e fuori paese, girando a destra verso il cimitero, si tiene ancora la destra su una stradina che diventa in breve uno sterrato che conduce verso Frassinello Monferrato. Dal castello del paese, sito in posizione centrale, si scende e poi si gira in direzione di Lignano, dove però dopo 800 m. ca. si esce andando a destra su un altro sterrato che attraversa un agriturismo e scende su SP 50. Allo stop si va sinistra e poi a destra dove si intraprende un altro sterrato che porta a Cà Prano e poi direzione Vignale Monferrato. Superato il paese si segue l’indicazione per San Lorenzo, si scende su SP 72 e si risale a Cuccaro dove, andando a sinistra alla piccola rotonda, si prende via Montalto, alla strada panoramica per Lu Monferrato. Giunti a Lu, si procede in direzione di Mirabello Monferrato e, dopo una discesa affiancata dai vigneti, appena giunti in pianura, si svolta a sinistra su strada bianca. Seguendo la traccia Gpx si arriva a San Maurizio di Conzano e poi a Terruggia, dove, prima del paese, una serie di sterrate, e in finale una strada verde,  porta  a San Germano, frazione di Casale. Si attraversa la SP 31 e si percorre Cantone Lumelle e poi, seguendo il Canale Lanza,  si entra a Casale Monferrato, dritti verso il fine giro.