Le colline dell’astigiano custodiscono antiche pievi e chiese romaniche. È proprio nell’Alto Astigiano che troviamo le massime espressioni di questa religiosità medievale: in questa zona, facilmente raggiungibile da Asti, Torino e Lombardia, imperano, in un perfetto connubio paesaggistico e cromatico, i filari delle viti che producono vini di pregio e una serie di chiese, più o meno grandi, più o meno isolate. Si tratta per lo più di edifici di non grandi dimensioni, dalla struttura semplice, costruiti con materiali poveri, reperibili sul posto. Sono tutte accomunate dal rosso del cotto alternato al giallo della pietra cantone, caldi materiali con i quali vennero edificate, e che spesso danno vita a decorazioni caratteristiche.
Un viaggio alla ricerca di queste antiche testimonianze è un buon modo per scoprire il fascino di queste terre.
Il percorso proposto è per l'80% sulle sterrate della Valle Versa e vallette laterali, quindi in periodo di piogge è facile trovare fango, ma nelle giornate di sole è molto divertente seguire queste via, anche per coloro che non sono interessati al tema del romanico.
Si Parte da Castell’Alfero dove inizia il giro delle pievi con la visita alla chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo - che custodisce una statua lignea della Madonna del Rosario e un organo realizzato nel ‘600 - e alla chiesa della Confraternita dei Battuti.
Si inizia a pedalare seguendo le indicazioni per il tempietto dedicato alla Madonna della Neve, costruita in stile romanico, con un campanile a sezione circolare, unico in zona e piuttosto raro nella casistica dei campanili romanici. La chiesa sorge isolata in corrispondenza di un passo sul crinale delle colline che costeggiano la destra del torrente Versa. Si prosegue in direzione Frinco, seguendo la traccia su strade bianche fino alla chiesa campestre di Santa Maria di Aniceto, nel comune di Corsione. La chiesetta campestre di antichissima fondazione, probabilmente costruita su fondamenta preesistenti di epoca romana è posta sul cocuzzolo di una collina, contornata da vigneti. Seguendo il tracciato GPX, tra strade e sterrati, si arriva a Colcavagno frazione di Montiglio Monferrato dove, dentro il cimitero, si offre alla vista la chiesa dei Santi Vittore e Corona, struttura che risale al Rinascimento Carolingio. Il percorso prosegue in direzione dell’altra frazione Scandeluzza. Una sosta al cimitero consente di vedere la chiesa dedicata ai Santi Sebastiano e Fabiano, che come riportato da due lapidi sulle pareti, fu edificata nel 427, consacrata nel 429 e restaurata nel 1676. Tornati in sella si torna in direzione Murisengo per pochi metri, dopo di che si volta a sinistra per Montiglio Monferrato, dove sorge la pieve dall’architettura romanica di notevole interesse, dedicata a San Lorenzo, vi si accede dal cimitero. Si prosegue per 7 km. circa in direzione Montechiaro d’Asti, dove, appena prima del paese, si trova in cima a un colle la pieve romanica Santa Maria Assunta Pisenzana, chiesa parrocchiale del 907 prima della fondazione di Montechiaro. Il cimiTour of the Romanesque churches east of Astitero posto al fianco fu dismesso il 1894.
Si riparte per la pieve di Santi Nazario e Celso, isolata e cinta da alberi, a circa due chilometri dall'abitato, dove sorgeva il villaggio ora scomparso di Mairano. Si tratta di uno dei monumenti più significativi del romanico astigiano, risale all'undicesimo secolo e fu costruita in pietra arenaria e mattoni. Di nuovo in sella per tornare verso Montechiaro d’Asti e poi dirigerci verso Villa San Secondo dove si trova la settecentesca chiesa dei Santi Matteo e Secondo. Si prosegue e in breve, giunti a Corsione, si può osservare la chiesa parrocchiale di San Cristoforo del ‘400. Si prosegue verso Callianetto sulla SP 36, via piccola e poco trafficata, fino a raggiungere il punto di partenza a Castell’Alfero.