Lo scrittore Davide Lajolo nacque a Vinchio il 29 luglio 1912, "…nella stagione del grano biondo", da una famiglia contadina. Al suo paese rimarrà sempre legato: Vinchio e la sua gente sono tra i protagonisti dei suoi racconti. Lajolo ha seguito studi classici in collegi salesiani, ma a causa del suo carattere ribelle venne espulso e ha frequentando l'ultimo anno al Liceo Plana di Alessandria.
In gioventù abbracciò l’ideologia fascista che abbandonò dopo dopo l'8 settembre 1943, quando prese la tormentata decisione di "voltare gabbana" e di organizzare la guerriglia partigiana sulle sue colline, assumendo Ulisse come nome di battaglia.
Diventa capo di stato maggiore della VIII e IX Divisione Garibaldi del basso Monferrato.
Nel dopoguerra inizia l’intensa sua attività di scrittore. Amico di Beppe Fenoglio e di Cesare Pavese (di cui pubblicò nel 1960 la biografia), fu anche giornalista e attivo politico.
Tra le sue tante opere ricordiamo “I Mè - Racconto senza fine tra Langa e Monferrato“, ambientato nei anni di primo Novecento: un’affascinante affresco letterario della cultura contadina piemontese.
Si parte da Vinchio, da piazza San Marco, di fronte al Municipio. Prima di iniziare a pedalare si suggerisce la visita al Museo multimediale: “Vinchio è il Nido”, dedicato a Davide Lajolo, allestito in una sala comunale sita in via Capitano Ettore Lajolo. Da qui poi inizia la pedalata verso il cimitero del paese, dove si trova la tomba dello scrittore. Si avanza e al bivio si segue l’indicazione per la frazione di Noche sulla Strada i Bricchi del Barbera dove troviamo il Museo Contadino organizzato con cartelli posti all’aperto. Si prosegue per Castelnuovo Calcea, luogo natio di un altro scrittore e poeta piemontese, vissuto nell ‘800, Angelo Brofferio. Anch’egli nella sua commuovente biografia “I miei Tempi” ricorda la vita rurale della sua terra. Qui si possono ammirare i resti del castello medioevale e la splendida chiesa di Santo Stefano.
Il viaggio in bici prosegue verso Nizza M.to fino alla piccola cappella di San Rocco dove bisogna svoltare a destra, proseguendo su belle stradine che salgono tra i vitigni di Barbera d’Asti. Si arriva così a Nizza Monferrato, dove nella biblioteca civica “Umberto Eco” (via Crova), nella Sala Davide Lajolo, sono conservati quadri della Collezione Lajolo, che si può visitare. Al termine si prosegue per Vaglio Serra, dove (verso Vinchio) si trova la nota Cantina Cooperativa di Vinchio-Vaglio Serra che ha individuato e realizzato - lungo il sentiero della collina che la sovrasta, giungendo ai confini della riserva naturale della Val Sarmassa - il percorso 'I nidi'. Un omaggio allo scrittore, letterato e politico Davide Lajolo, che chiamava il proprio paese natale "il mio nido". Tra i vigneti si trovano infatti delle strutture a forma di nido dove spesso sono promosse iniziative di degustazione e letture tratte dalle opere del celebre scrittore. Il ritorno a Vinchio, per chi ha una bici da strada, è su SP40, dopo aver percorso circa 20 km.
Chi invece è attrezzato per andare su strade sterrate e sentieri può proseguire dirigendosi sulla destra al bivio, seguendo l’indicazione “Percorsi Letterari” in direzione Belveglio. Il percorso si immerge, per dirla alla Lajolo, nel “mare verde”, snodandosi tra le cascine di Cortiglione e poi giungere ai boschi della Val Sarmassa. Passando poi nel “Bosco Incantato” area allestita con una serie di pannelli che recano poesi, racconti e memorie di questo luogo ‘incantato’. Questo tratto di percorso è lungo 13 km. circa e torna a Vinchio dove terminerà il giro.