Questo è un breve tour sulle sterrate e comunali nella pianura tra il torinese e il Monferrato astigiano. Il percorso gira attorno ad Isolabella e segue alcune sterrate "storiche", come la "Strada del Bosco d'Orto" che passa a "La Stuerda".
Tracciato semplice, al 60% su sterrati non troppo compatti, da evitare in caso di piogge.
Valfenera, conosciuta anche come la “Città delle Sette Torri”, ha origini antichissime, le documentazioni certificano l’esistenza del borgo dall' 896 come Valfenera. Il suo attuale assetto, tuttavia, risale al XIII secolo, quando la famiglia Gorzano, proprietaria del feudo, preoccupata per la nascita della vicina Villanova, fece costruire un nuovo castello dotato di ben sette torri fortificate, distrutto nel 1557 dalle truppe francesi durante la guerra franco-spagnola che si combattè in Piemonte.
A Valfenera è diffuso l’allevamento di bovini di razza piemontese, pregiata materia prima alla base del piatto tipico locale: il bollito misto, che è possibile assaporare durante i festeggiamenti di Sant’Orsola, ultimo fine settimana di ottobre.
Si parte da Valfenera, dal parcheggio di piazza Giardinetto, in via Capitano Luigi Zabert dove si può riempire la borraccia d’acqua. Si procede in direzione SP 16 per Cellarengo e al primo bivio si svolta a destra su strada Borgarella e poi strada Menabò, dove si lascerà l’asfalto alla prima strada sterrata a sinistra sulla strada Antica Valfenera fino a raggiungere Cascina Savoiarda e poi la frazione Scarrone. La zona è ricca di piccoli laghetti, oltre che rivi d’acqua a servizio dell’agricoltura locale. Giunti sull’asfalto, si svolta a sinistra per Pralormo (TO) e poi a destra su strada Bosco d’Oro. Dall’asfalto si proseguirà su sterrato per circa cinque chilometri, poi, dopo la frazione Stuerda, si imboccherà la SP 32 fino a Poirino, paese che si trova nel territorio della Città Metropolitana di Torino. Curiosità locale: ogni terza domenica di settembre si celebra la “Festa del Cimitero” in ricordo della peste che colpì il paese e il torinese nel 1630.
Da Poirino poi si esce sulla SP 31, indicata anche come Strada vecchia delle Poste che all’inizio è in asfalto e proseguendo diventa sterrato. Giunti su via Isolabella ci si dirige alla Torre Valgorrera, un complesso risalente al XII secolo, la cui torre ottagonale conferisce un aspetto di elegante dimora a questa massiccia fortezza medioevale, dove si celebrano spesso eleganti banchetti nuziali.
Dall’antico casale ci dirigiamo verso il gemello Palazzo Valgorrera a circa un chilometro, il più antico edificio esistente sul territorio poirinese dell’anno 1152.
Da qui la strada porta tramite belle sterrate, e poi in asfalto, alle porte di Villanova d’Asti, cittadina nota per la sagra: “Elogio della Bionda”… la bionda è una gallina di razza piemontese, tipica del posto. Entrando in paese si può visitare la Pievania di San Pietro del 1200, la Chiesa di San Martino e il bel Parco e Santuario della Madonna. Dal paese si imbocca per il ritorno Strada Mezzaluna, vicino il campo sportivo, per poi proseguire per cinque chilometri sulla sterrata di Strada Vecchia per Valfenera che riporterà al luogo di partenza.